Archivio Mostre – Anno 2022

Altare e Murano. I vetri degli anni '50

Dal 18 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023

Prorogata fino al 12 febbraio 2023

Inaugurazione sabato 17 dicembre 2022

Ore 16:00 – Conferenza volta a evidenziare gli anni ’50, sia dal punto di vista delle creazioni artistiche che delle figure chiave che operarono in quegli anni nelle rispettive vetrerie.

In occasione della XIII° edizione di Natale SottoVetro, il Museo, in collaborazione con Il Mondo del Vetro, hanno presentato “Altare e Murano: i vetri degli anni ’50“.

La Sala del Camino di Villa Rosa ha ospitato una selezione di oggetti artistici capaci di raccontare al suo pubblico quella che è stata la principale produzione artistica e di design degli anni ’50 nei centri di Altare e Murano.

Il borgo ligure ritrova in Teobaldo Rossigno l’emblema creativo di quegli anni che, a partire dal 1955, inizia a progettare e disegnare un gruppo di oggetti artistici affidati, nella realizzazione, alle maestranze tecniche della Società Artistico Vetraria. Sotto al nome Opal, questa serie racchiude – oltre alle indiscusse capacità tecniche – le coordinate di un nuovo gusto estetico incentrato su ricerca e sperimentazione in termini di forma e colore.

In quegli anni, anche Murano ritrova un rinnovamento e un periodo di incredibile creatività e sperimentazione. L’alto artigianato e la manualità dei maestri muranesi si incontra con i grandi designer nazionali e internazionali per produzioni caratterizzate da una forte vivacità volte a ricercare nuove tecniche di realizzazione. Tra i protagonisti di questo periodo all’interno della mostra saranno presenti lavori di: Dino Martens, Fulvio Bianconi, Flavio Poli e Ercole Barovier.

Polvere

dodici sguardi nel tempo per un futuro possibile
SAV AM 1972 – 2022

Mostra fotografica

da un’idea di Marco Ciarlo
a cura di Riccardo Zelatore

Dal 10 luglio 2022 al 30 settembre 2022

Prorogata fino al 30 ottobre 2022

Inaugurazione sabato 9 luglio 2022 ore 17:00

Dodici fotografi hanno presentato una serie di scatti realizzati in tempi e periodi diversi all’interno dell’ex fabbrica vetraria S.A.V.A.M., sito simbolo della comunità altarese, restituendo con profondità e spiritualità un’indagine critica sull’uomo e sull’ambiente in cui vive, dal valore poetico e insieme antropologico.

Fotografie di:
D. Campi Martucci
M. Campora
G. Ciarlo
L. Forno
B. Herreman
A. Magnano
V. Milione
P. Ninfa
N. Orengo
S. Rossi
F. Rosso
M. Saroldi

Costantino e Cimbro Bormioli

In occasione dell’Altare Glass Fest 2022, il Museo presenta una piccola mostra dedicata a due figure chiave della tradizione vetraria altarese: Costantino e Cimbro Bormioli. 

La loro produzione viene, in questa occasione, letta tenendo conto della loro attenzione alla materia e alle sue capacità e possibilità di trasformazione che possono far si che il vetro “imiti” altri materiali come, ad esempio, la ceramica e il marmo.

I due fratelli erano i discendenti di una famiglia che lega il suo nome alla lavorazione del vetro fin dal 1364 e, il padre Giuseppe è stato tra i fondatori della stessa Società Cooperativa.

Per entrambi, il punto di partenza è il tradizionale vetro bianco altarese ma, il loro personale percorso artistico, si basava sulla sperimentazione volta alla scoperta e all’ampliamento delle possibilità che il vetro offre dal punto di vista materico e cromatico.

Il giorno dell’inaugurazione si terrà una conferenza sul tema mettendo a confronto il vetro e la ceramica e la loro possibilità di “imitazione” e “mimetizzazione”. 

 

I vetri all'uranio

In occasione dell’Altare Glass Fest il Museo presenta la mostra I vetri all’uranio  accompagnandola, il giorno dell’inaugurazione, da una conferenza sul tema. 

In mostra sono presentati, all’interno di una stanza in penombra illuminata dalla luce di Wood una serie di oggetti realizzati con all’interno una piccola quantità di uranio, utilizzato per rendere la colorazione verde. La luce ultravioletta, riflettendosi su questo tipo di vetro, lascia emergere la fluorescenza rendendo questi lavori unici e magici. 

I vetri all’uranio presenti nella collezione del Museo dell’Arte Vetraria Altarese sono stati prodotti negli anni 1915 – 1939 dalla Società Artistico Vetraria (S.A.V.) e successivamente incisi dal valente incisore Attilio Saroldi, detto Tiglio d’Rafaiat (Altare 1886 – Nairobi 1965.

 

Custodire il colore. La delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli

a cura di Michela Murialdo

Dal 24 aprile al 26 giugno 2022

Inaugurazione 23 aprile 2022 alle ore 17:00

L’undicesima edizione di Altare Vetro Arte ha presentato la mostra personale di Nives Marcassoli, artista vicina alla pittura oltre che alla lavorazione del vetro.

Custodire il colore – la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli, a cura di Michela Murialdo, è una mostra per la quale è stata esposta, all’interno delle sale del Museo, una selezione di lavori realizzati con una personale tecnica ideata dall’artista stessa: l’Hot Worked Fused-cast glass. Questa lavorazione unisce insieme diverse tecniche come la pittura, la vetrofusione, la colatura in crogiolo e il casting in stampo. Accanto a queste opere se ne trovano altre realizzate con il sand-casting che consiste nel far colare il vetro da crogiolo in stampi di sabbia nei quali si inseriscono disegni ed elementi naturali che, a contatto con la massa incandescente, vengono bruciati e inglobati al suo interno. 

La mostra Custodire il colore – la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli è stata una narrazione complessa che lascia al tempo e allo sguardo individuale la possibilità di ricercare all’interno della trasparenza del vetro tutte le tracce artistiche custodite delicatamente al suo interno.

In occasione di AVA – Altare Vetro Arte, Nives Marcassoli ha  realizzato una nuova opera, in collaborazione con il Maestro vetraio Jean Marie Bertaina, nelle fornaci del giardino del Museo.