Archivio Mostre – Anno 2023
A.V.E.M. Arte Vetraria Muranese - Colori e forme degli anni '50 e '60
In occasione della XIV edizione di Natale Sottovetro, il Museo presenta dal 16 dicembre 2023 una mostra che ripercorrere i due decenni più prosperi della produzione artistica della vetreria A.V.E.M. (Arte Vetraria Muranese), mettendo in risalto alcuni dei pezzi iconici realizzati grazie all’unione tra creatività e innovazione.
Durante gli anni ‘50 e ‘60 designer come Giulio Radi, Giorgio Ferro e Anzolo Fuga svolsero un approfondito lavoro di sperimentazione, realizzando opere che influenzarono lo stile delle arti decorative a loro contemporanee.
L’ A.V.E.M, venne fondata nel 1932 da Antonio Ferro, con i figli Egidio e Ottone, insieme a Galliano Ferro ed Emilio Nason ed ebbe un ruolo centrale per l’arte vetraria muranese.
I primi prodotti dell’azienda, disegnati per lo più da Vittorio Zecchin, si caratterizzavano per leggerezza e purezza di linee, ma nel tempo furono modificati adeguandosi ai nuovi gusti correnti, che prediligevano materie spesse, quali il vetro pulegoso e figure in vetro pieno.
Con Giulio Radi dal 1939 e con Giorgio Ferro dal 1952, la vetreria affrontò con successo anni di sperimentazioni con materiali e di innovazioni di forme, quali quelle già ricordate dei vasi ad “anse volanti”. Questi, che influenzarono lo stile delle arti decorative degli anni ‘50, erano vasi eseguiti in vetro di colore scuro, con superficie iridata e grandi manici asimmetrici ottenuti a caldo dal corpo stesso dell’oggetto.
Nel 1955 Galliano Ferro, uno dei soci fondatori della vetreria, decise di abbandonare l’azienda, aprendo una nuova fornace e portando con sé alcuni tra i più bravi maestri. Nello stesso periodo collaborarono con la A.V.E.M anche il pittore Luigi Scarpa Croce e Anzolo Fuga, grazie al quale la vetreria A.V.E.M attraversò un periodo prospero, di intensa attività creativa.
Dal 1976, dopo la morte dei fondatori, Ada Ferro divenne l’unica titolare della vetreria.
Nonostante A.V.E.M sia ancora esistente, ha cessato da tempo l’attività produttiva.
I testi sono tratti da: Franco Deboni, Murano ‘900, Bocca Editori, Milano, 1996
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IL ROSSO DI ALTARE
a cura del Museo dell’Arte Vetraria Altarese
Inaugurazione 16 luglio alle 17:00 – Sala Del Camino, Villa Rosa
17 luglio – 17 settembre 2023
Dopo la mostra I vetri all’uranio, dello scorso anno, il Museo dell’Arte Vetraria Altarese ha deciso per questa nuova edizione dell’Altare Glass Fest di accompagnare il suo pubblico alla scoperta di un altro tipo di colorazione e lavorazione del vetro con la mostra Il Rosso di Altare, che inaugurerà domenica 16 luglio alle ore 17:00. L’inaugurazione sarà preceduta da una presentazione che illustrerà l’uso del vetro rosso nel corso delle epoche.
Il vetro rosso non ha interessato solo la produzione altarese ma è una tipologia di colorazione che è sempre stata un vero e proprio banco di prova per i maestri vetrai.
Il rosso è un colore “capriccioso” che si altera a minime variazioni di temperatura e, per questo, ha sempre richiesto una grande attenzione nella sua preparazione tanto che la formula corretta è stata scoperta secoli addietro con molte difficoltà e altrettanti fallimenti.
Ad Altare la produzione, da parte della Società Artistico Vetraria, inizia nei primi del Novecento, con i maestri vetrai che si alternano nello studio delle composizioni: troviamo, ad esempio, nel 1920 il vetro rosso di Lione al cloruro d’oro di Edoardo Bormioli; nel 1925 il vetro rosso opale al selenio e solfuro di cadmio di Costantino Bormioli così come le composizione del rosso rubino, individuate nel numero di cinque, che permettono di distinguersi tra lavorazione al soffio o da decorazione, e dove la colorazione rossa è conferita o dal rame o dal cloruro d’oro.
I vetrai altaresi riescono a superare l’instabilità di questa colorazione e iniziano a produrre oggetti non solo su committenza – come i catarifrangenti per la ditta Iper Astro o, nel corso del 1947, una serie di candelabri – ma anche grandi piatti, vasi, posacenere e piccoli contenitori.
Con l’intento di portare nuovamente alla luce questa lavorazione, si è deciso di raccogliere, all’interno della Sala del Camino, una piccola selezione di oggetti realizzati dalle maestranze altaresi nel corso del Novecento provenienti sia dalla collezione del museo che da collezioni private.
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Trasparenze Contemporanee
Giunta all’undicesima edizione, Altare Vetro Design rappresenta ormai un appuntamento fisso, grazie al quale il Museo dell’Arte Vetraria Altarese, con la sua fornace presente nel giardino di Villa Rosa, si pone al centro del dialogo tra designer e Maestri vetrai.
Per questa edizione, la cui inaugurazione è fissata per il giorno 18 marzo 2023 alle ore 17:00, i curatori hanno invitato Federica Delprino e Omar Tonella di Super-From, l’architetto savonese Angela Magnano e i genovesi Luca Cipollina e Alice Perfumo di Duecitti.
Ad accumunare queste figure, oltre all’appartenenza regionale, c’è lo studio dei materiali, la predilezione per le antiche pratiche artigianali e una precedente e condivisa esperienza creativa dedicata alla ceramica di Albisola.